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Il "Book of Miracles", ritrovato alcuni anni fa e di recente acquisito da un collezionista privato americano, è una delle scoperte più spettacolari nel campo dell'arte rinascimentale avvenute negli ultimi tempi. Il manoscritto esistente è quasi completo: creato ad Amburgo, libera città imperiale di Svevia, intorno al 1550, si compone di 169 pagine con illustrazioni di grande formato a guazzo e acquerello che rappresentano fenomeni celesti meravigliosi e a tratti inquietanti, costellazioni, conflagrazioni, inondazioni e altre catastrofi e manifestazioni di varia natura. Le illustrazioni spaziano dalla creazione del mondo e altri accadimenti tratti dal Vecchio Testamento, da antiche tradizioni e dalle cronache medievali fino ad eventi contemporanei all'autore del testo e arrivano, con le illustrazioni della visionaria Apocalisse di Giovanni, a rappresentare anche la futura fine del mondo. Le illustrazioni offrono una visione unica e straordinaria delle preoccupazioni e dei timori del XVI secolo, del pensiero apocalittico e delle attese escatologiche del tempo. Al contempo, la sua aspirazione enciclopedica rivela una curiosità tipica del Rinascimento tedesco, dai tratti spiccatamente scientifici, e ci consegna una vera e propria cronaca degli orrori. Questo facsimile riproduce il "Book of Miracles" nella sua interezza, rendendo accessibile a tutti gli studiosi e gli appassionati d'arte una delle opere più importanti del Rinascimento tedesco.